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Gravedona è stato il capoluogo delle Tre Pievi che includevano Sorico e Dongo.

Sin dagli inizi della cristianizzazione dell‟Alto Lago, avvenuta peraltro relativamente tardi, Gravedona fu una Pieve Battesimale che nel Medio Evo divenne Comune. Si attribuisce al Barbarossa una leggendaria frase pronunciata a Costanza: “Perdono a tutti (i comuni lombardi), fuorché ai perfidi gravedonesi” che con la loro flotta avrebbero saccheggiato le imbarcazioni dell‟imperatore che trasportavano i beni, saccheggiati nelle guerre verso Chiavenna, rubandogli anche la corona imperiale. Quest‟ultima, secondo una leggenda/mito, sarebbe ancora conservata nella chiesa gravedonese di S. Maria del Tiglio.

Gravedona è al centro di una rete di insediamenti montani che rifornivano il capoluogo di alimenti e attrezzature per la sussistenza: dal centro sulla riva del lago si diramano le valli di Livo e del Liro, la cui natura e le cui ricchezze artistiche sono un patrimonio del tutto eccezionale del territorio lariano e della provincia comasca.

L’itinerario che proponiamo indaga sugli antichi insediamenti e sulla ricchezza di opere d’arte delle chiese, del tutto eccezionale in virtù di un livello economico medio-alto che la Pieve aveva raggiunto fin dal XV Secolo.

La via Regina, sulla riva occidentale del lago, collegava Italia e Germania: il passaggio di commercianti, soldati e comandanti, artisti, lungo l‟asse di traffico arricchiva Gravedona sia materialmente sia culturalmente: le testimonianze pittoriche dal ‘500 in poi, conservate sino ad oggi nelle molte chiese montane, ci parlano di questo scambio culturale tra sud e nord.

Uno dei motivi della conservazione di tante opere d‟arte in questo ambito è dovuto al fatto che le valli sono state in grande misura abbandonate senza che avvenissero le trasformazioni ed i rinnovi che hanno caratterizzato la pianura.

La relativa “ricchezza” ed un avanzato livello di autonomia amministrativa locale (la Pieve era retta dal Pievano e non da una famiglia feudale) avevano determinato un singolare aumento della popolazione per cui, fin dal XV Secolo, si è stabilita una emigrazione dalle valli verso la città di Palermo. Questa emigrazione è durata continuativamente fino al XIX Secolo: incroci culturali, scambio di tradizioni religiose, trasformazioni nel linguaggio, sono gli esiti ancora verificabili nelle forme materiali, nei costumi e nel dialetto in queste valli. Tracce di storia e retroterra di grande fascino che ancora si possono conoscere, indagare, capire.

 

Bibliografia:

Mariuccia Zecchinelli, Ricerca sulla repubblica delle Tre Pievi, Como 1954.

M. Rossi, A. Rovetta, Pittura in Alto Lario fra 400 e 500, Como 1988

D. Pandakovic, A. Dal Sasso, M. Montagna, M. Testa, Museo paesaggistico della valle di Livo, Amministrazione Provinciale di Como, 1996

Dosso del Liro, Livo e Peglio

Territorio: itinerari culturali

Sabato 24 Ottobre 2015

Ore 10.00 - 17.00

Con la guida di Darko Pandakovic e Alessandro Verga

 

L'itinerario che proponiamo indaga sugli antichi insediamenti montani che, fin dal XV secolo, costituivano una rete al cui centro era Gravedona, capoluogo delle Tre Pievi che includevano Sorico e Dongo.

Da Gravedona si diramano le valli di Livo e del Liro, la cui natura e le cui ricchezze artistiche sono un patrimonio del tutto eccezionale del territorio lariano.

 

Programma 

ore   9.45     Ritrovo a Dosso del Liro, fraz. Traversa, al parcheggio nei pressi del cimitero

ore 10.00     Dosso del Liro: Chiesa di S. Pietro in Costa

ore 11.30     Livo: centro storico, a piedi fino a S.Giacomo Vecchia vicino al cimitero

ore 12.30     Tempo per il pranzo (in proprio vicino a S.Giacomo o, per chi vuole, alla trattoria S. Anna in paese - tel 0344 85756 )

ore 14.30     S. Giacomo Nuova nel centro del paese

ore 15.30     S. Eusebio a Peglio

 

L’itinerario sarà effettuato solo in assenza di pioggia e spostandosi con auto proprie. Poichè i parcheggi in zona sono limitati si raccomanda di creare equipaggi per contenere il numero delle auto e procedere più spediti.

 

Modalità di partecipazione

L’iniziativa è aperta a tutti con un contributo di partecipazione: € 5,00 per i giovani fino a 25 anni - € 10,00 per i soci di CHIAVE DI VOLTA, € 20,00 per i non soci (*).

Sarà data priorità ai soci che prenoteranno entro lunedì 19 Ottobre mentre il termine per tutti è giovedì 22 Ottobre tramite una e-mail a prenotazioni@chiavedivolta.org nella quale andranno specificati cognome, nome, recapito telefonico.

 

Per maggiori informazioni telefonare al n° 339.6186062

 

 

(*) Le iscrizioni all’associazione sono effettuabili dal martedì al sabato presso la Libreria Plinio il Vecchio, Via Vitani 14, Como. La quota di socio ordinario per il 2015 e 2016 è di € 25,00 e di € 10,00 per i giovani under 25 anni.

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